mercoledì 12 febbraio 2014

Informatica e terza età

INFORMATICA E TERZA ETA’


Sembrerà strano, ma una larga fetta di utenti del computer sono gli anziani, che l’usano nei più svariati campi. Ci stanno gli appassionati della musica che, con You Tube, hanno la possibilità di rinvenire le canzoni preferite in uno spazio di tempo che occupa un periodo oltre mille volte inferiore ad appena mezzo secolo fa. A quei tempi, infatti bisognava cercare tra una catasta di dischi, prima a 78 giri, poi a 45, poi a 33 (che già riportava varie esecuzioni sonore), poi giunse il tempo della cassetta 8 e super 8, poi si passò al cd ed infine alla “pen drive”, detta anche pennetta, che, pur essendo piccola e maneggevole oltre che trasportabile anche nella tasca dei pantaloni, poteva incamerare centinaia di canzoni e permettere all’utente di ascoltare per ore ed ore, la loro musica preferita. Arte di ogni genere, per ogni gusto. Come avviene in tutte le innovazioni (la fotografia, la stampa, la radio, la televisione, lo stesso supporto informatico). Oggi su internet puoi trovare la fidanzata, la moglie, un’automobile nuova o di seconda mano, puoi scambiare oggetti da collezione, puoi addirittura scambiare il turno di vacanza presso la tua multiproprietà in Valle d’Aosta con una in Sicilia. E come in tutte le innovazioni, si può fare di esse un buono ed un cattivo uso. Cioè puoi trovare l’anima gemella ma anche donne che si prostituiscono, naturalmente a pagamento. Non è un fenomeno nuovo, ma quando si tocca la pedofilia e l’adescamento con falsi connotati e modificate credenziali il problema diventa serio. Ma ritorniamo all’utenza del supporto informatico da parte di anziani, come lo scrivente, arrivato arrivato quasi ai tre quarti di secolo di vita, assiduo frequentatore del supporto informatico, attraverso il quale su vari siti, blog e Facebook, fa conoscere il suo pensiero, i racconti, i saggi, poesie in italiano, cilentano e napoletano. Oggi pubblicare un libro col classico supporto cartaceo costa molto. Le case editrici di provincia ti pubblicano solo se paghi la fattura, nella maggior parte dei casi. Ci sta anche da aggiungere che il numero degli utenti su supporto informatico è notevolmente aumentato a scapito del supporto cartaceo. I giovani, con la chat riescono a comunicare anche da molto lontano potendo anche guardarsi sullo schermo. Questo fenomeno, a mio avviso sminuisce la qualità della comunicazione. Un altro fenomeno  è la dipendenza. Leggevo che in Giappone ci sono dei giovani che non escono di casa da giorni, talmente legati alla tastiera ed allo schermo. In tale maniera si ha una visione distorta della realtà. In conclusione bisogna fare attenzione e seguire i giovani davanti al monitor per ore ed ore. Di questa grande invenzione se ne potrebbe fare, in questa maniera, un uso cattivo, anzi…pessimo!!!


Catello Nastro

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