sabato 24 marzo 2012

Citazioni

2 – GRANDI AFFERMAZIONI

AFFERMAZIONI DI GRANDI



Un primo campo di impegno sento di dovervi proporre: riguarda il lavoro dei nostri giovani. Fate in modo che ogni giovane possa scoprire il vero senso della vita e sia messo in grado di discernere quel talento che è il proprio di ciascuno e di ciascuna di loro. In pari tempo occorre favorire sempre la creazione di occasioni adeguate al lavoro di tutti i giovani, in modo che possano formarsi una famiglia in dignitose condizioni di vita e, prima fra tutte, in una casa propria.”



Giovanni Paolo II

30 aprile 2004

Citazioni

GRANDI AFFERMAZIONI …

AFFERMAZIONI DI GRANDI



“I rapporti di responsabilità e fiducia tra generazioni costituiscono le basi essenziali per assicurare una effettiva integrazione tra patrimoni di esperienze,valori e ideali, e per corrispondere alle esigenze ed alle aspettative di tanti giovani che vivono una condizione di instabilità e incertezza nel loro futuro.”



Giorgio Napolitano

22 giugno 2011

giovedì 22 marzo 2012

Un complimento di una poetessa Cilentana a Milano

UNA BELLA PERSONA



Ho conosciuto una bella persona

scrive libri e poesie d’amore

parla di sogni e libertà

parla d’amore e di verità.



Scrive ricordi di quando era bambino,

di moglie, figli e nipoti per mano

e del Cilento una terra cara

anche se a viverci è un poco amara.



Silvia Del Galdo

Un pensiero in poesia da Silvia Del Galdo, cilentana a Milano

UN PENSIERO AD UN AMICO



Da Milano un pensiero

ad un amico lontano

che un giorno d’estate

mi ha teso la mano.

Ha letto i miei scritti

e capito i pensieri,

i miei sentimenti

di oggi e di ieri.



A lui dico grazie

gli faccio gli auguri

di tanta salute

e la pace nel cuore.



Silvia Del Galdo

domenica 18 marzo 2012

Ricordi importanti, Agropoli, Solidarietà

RICORDATO VITTORIO BACHELET

AD AGROPOLI



Sabato 24 marzo 2012, nella Chiesa della Madonna di Costantinopoli, nel centro storico di Agropoli, sarà celebrata la Santa Messa. Alla fine della Santa Messa, verso le ore 11, nella parte alta degli scaloni che conducono al Centro Storico della cittadina capoluogo del Cilento, si terrà la cerimonia di intitolazione del Belvedere “Vittorio Bachelet. Sono previsti interventi del Sindaco di Agropoli, avv. Franco Alfieri, dell'onorevole professor Giovanni Bachelet e di Don Roberto Guida, attiva guida spirituale per i cattolici della città cilentana. La manifestazione è stato promossa e voluta dall’Azione Cattolica della Parrocchia dei SS. Appostoli Pietro e Paolo, in Piazza Umberto I ad Agropoli. Il giorno precedente, venerdì 23 marzo 2012, nell’Aula Magna del Liceo Classico di Agropoli l’onorevole professor Giovanni Bachelet incontrerà gli alunni del progetto terra mia e parlerà sul tema:” Scuola e territorio: Il futuro è nelle vostre mani.”



Da agropolicultura.blogspot.com

catellonastro@gmail.com

Un messaggio cristiano e sociale

LA LETTERA PIU’ BELLA…



Carissimo Catello Nastro,



in un tempo in cui gli uomini temono di guardare al futuro e non osano sperare in nuove opportunità e nella realizzazione di progetti per le giovani generazioni, avvertiamo fortemente la necessità di ribadire il nostro impegno per creare basi che consentano ai nostri giovani di qualificarsi per arricchire il nostro Cilento.

Lasciare la propria terra deve essere una scelta e non una necessità!

Vogliamo essere uomini e donne di speranza, per annunciare il Vangelo anche nella concretezza delle esigenze quotidiane.

Ti invitiamo, pertanto, ad unirti a noi in alcuni momenti particolarmente significativi.

Ti salutiamo cordialmente in Cristo.

Il Consiglio Parrocchiale di Azione Cattolica della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo del centro storico di Agropoli.



Antonio Di Marco

Convegno ad Agropoli

Agropoli

SCUOLA, LAVORO E TERRITORIO



Venerdì 23 marzo 2012, alle ore 17, nella Sala Polifunzionale “Beato Giovanni Paolo II”, in Piazza della Repubblica ad Agropoli, si terrà un interessante convegno sul tema “Scuola, lavoro e territorio: ragioni per sperare in un tempo di crisi. Dopo i saluti dell’avv.Francesco Alfieri, Sindaco della città di Agropoli e della dottoressa Stella Attanasio, Presidente Diocesano dell’Azione Cattolica, seguiranno gli interventi dell’On. Prof. Giovanni Bachelet, componente della Commissione Istruzione della Camera dei Deputati, dell’Avv. Amilcare Troiano, Presidente del Parco Nazionale deel Cilento e Vallo di Diano, dell’avv. Giovanni Patta, Segretario Nazionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica. Moderatrice la professoressa Giuseppina Di Marco, Segretaria Parrocchiale di Azione Cattolica “Vittorio Bachelet.



Catello Nastro





giovedì 15 marzo 2012

AUSER DI AGROPOLI

Iniziativa dell’AUSER di Agropoli

RICHIESTA INTITOLAZIONE

STRADA A CADUTI DI GUERRA

Il Comitato Direttivo dell’ AUSER di Agropoli e del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano,su richiesta di molti iscritti, ha fatto richiesta al Sindaco di Agropoli, avv. Franco Alfieri, di vagliare l’opportunità di ricordare un caduto agropolese sul fronte russo attraverso una iniziativa toponomastica. A tale fine, mentre si allega alla richiesta copia del foglio matricolare del soldato Salvatore Fiordilino, si evidenzia che lo stesso è stato insignito di Croce di Merito di Guerra con decreto del 20 giugno 1919, del distintivo d’onore quale ferito di guerra con decreto del 20 giugno 1919, del distintivo d’onore quale ferito di guerra con atto del Regio Esercito del 19 maggio 1919, di medaglia al ricordo della guerra 1915 . 1918 concessa con decreto ministeriale 9 novembre 1926,di medaglia commemorativa con gladio romano per le operazioni in Africa Orientale con ordine del Ministro della guerra in data 15 gennaio 1937. Salvatore Fiordilino è uno dei tanti caduti in guerra nella campagna di Russia. I figli Leonardo ed Angelo, già nel 1992 avevano inoltrato domanda alle autorità comunali di competenza del tempo, senza ottenere alcuna risposta. Leonardo Fiordilino, promotore di questa iniziativa è persona della massima stima e rispetto, non solo nell’ambiente dell’AUSER di Agropoli, ma anche delle altre associazioni del territorio, per il suo prezioso apporto all’arte ed alla cultura del territorio. Fine dicitore della poesia classica napoletana, agropolese di merito per il suo apporto alla solidarietà ed al sociale, è meritevole di questa iniziativa atta a ricordare un caduto per ideali forse contestabili, ma altamente significativi se considerato come dovere civico, attaccamento al dovere ed agli ideali di patria. L’intitolazione di una strada di Agropoli al soldato Salvatore Fiordilino, rappresenterebbe un riconoscimento ad un eroe, un uomo semplice che si è sacrificato per la propria Patria. Il figlio Leonardo, inoltre, amico mio da tempo, onora Agropoli e la Campania per il suo attaccamento alla poesie napoletana ed alla cultura del territorio in genere. Lodevole questa iniziativa dell’AUSER di Agropoli, sia dal punto di vista umano che sociale, storico e culturale.



Catello Nastro

martedì 13 marzo 2012

Poesia di offesa in napoletano

Poesia di offesa



NE’, MIEZ’OMO






Ne’, miez’omo!


Nunn’ho saccio


si accummingianno


‘a parte ‘e sotto


oppure sulamente


‘a parte ‘e ‘ngoppa.


Tanto fai schifo,


sule ‘a verè ‘a luntano,


pure si tiene ‘a scorza


‘e l’ommo cosiddetto umano.






Tu si’ malamente


‘a rinta e a fora,


e sulo si te veco


assettato annanz’ò bar


me passe ‘ a voglia


e me piglià vicino ‘o bancone,


‘na tazzulella cavere ‘e cafè.






Tu si’ ‘na schifezza a capa ‘o pero,


si’ cumma ‘na cambiala prutestata,


‘na mille lire fauza e ‘nguacchiata,


‘nu fiasco ‘e vino juto acito,


‘na pizza rint’ò furno abbruciacchiata,


‘na vecchia femmina ‘e strada


racchia, zoccola e ‘mpestata.






Tu nun vali propetamente niente,


manco ‘sti stracci ca’ puorti ‘nguollo,


songo leggittimamente di tua probietà.


Quanno te vere passà pa’ via,


pure o bidone r’a munnezza,


pe’ vriogna se sposta all’atu lato,


e pure ‘o munnezzaro ca’ scopa ‘mmano,


te rice aroppa c’à t’ha ddato ‘na vuardata:


“ Tu hara aspettà ‘a raccolta differenziata!!!”






Catello Nastro






TRADUZIONE






Senti, mezzo uomo. Non so se incominciare dalla parte di sopra o di sotto. Tanto fai schifo solo a guardarti da lontano anche se hai l’aspetto di un essere umano. Tu sei malconcio dentro e fuori e solo se ti vedo seduto davanti al bar mi passa la voglia di prendere un caffè caldo al bancone del bar. Tu fai schifo dalla testa ai piedi, sei come una cambiale protestata, una mille lire falsa e sporcata, un fiasco di vino divenuto aceto, una pizza bruciata nel forno, una vecchia prostituta, brutta e malata. Tu non vali proprio niente, e nemmeno gli stracci che porti addosso sono di tua proprietà. Quando passa per strada il bidone dell’immondizia si spaventa e cambia marciapiedi, ed anche l’operatore ecologico ti rifiuta dicendo: “ Tu devi aspettare che fanno la raccolta differenziata!!!”

sabato 10 marzo 2012

I giochi dei nonni

Dalla Libera Università di Agropoli

EDITO IL PRIMO LIBRO DEL 2012 DI CATELLO NASTRO

“I GIOCHI DEI NONNI”



Primo libro di Catello Nastro edito del 2012, XVI° volume della collana “Il Cilento nuovo”, diretta da Antonio Infante, Presidente della Libera Università di Arte, Lettere, Musica, onlus, di Agropoli, in veste editoriale economica, verrà presentato a giorni, con una manifestazione singolare, “ I giochi dei nonni”, il 42° libro edito di Catello Nastro , autore prolifico anche su periodici e riviste della Campania e su molti siti internet anche internazionali, può a ragione essere definito un libro per ragazzi, per il periodo che tratta (1945 – 1955) e per gli argomenti: “ I giochi dei nonni”. Nella breve introduzione al libro è lo stesso autore che ci spiega perché ha composto questo volumetto di meno di cinquanta pagine dedicato agli alunni della scuola elementare e media. “ Nel mio itinerario teso a lasciare tracce del passato del Cilento, ed anche del territorio circostante, ho affrontato, discusso, illustrato, spiegato e commentato un po’ di tutto. La storia, le leggende, le tradizioni, le favole, la poesia, i mestieri, la gastronomia, l’enologia, l’umorismo, l’erotismo, la religiosità, il turismo, il paesaggio montano e marino, gli invasori, i patrioti, i rivoltosi, la spiritualità, gli speculatori in genere, la difesa del paesaggio, la moralità, la dignità, eccetera eccetera. In questo libretto, o per meglio dire quaderno di appunti, voglio parlarvi dei giochi dei nonni. Oggi si chiama “tempo libero” dalla scuola, ma oltre mezzo secolo fa, dovete sapere, si trattava di tempo libero dal lavoro. Nella raccolta delle ulive, nel portare gli animali al pascolo o nel governare gli animali da cortile si occupavano anche ragazzi in età scolare. Tenga conto il lettore che molti paesi dell’interno del Cilento, nella prima metà del secolo scorso, erano sprovvisti di scuole di ogni forma e grado. La percentuale degli analfabeti nel Cilento, un secolo fa, era alta e di gran lunga superiore alla media nazionale. In questo libretto tratterò dei giochi dei nonni tra il 1945 ed il 1955. Esattamente da quando avevo quattro anni fino ai quattordici, essendo nato nel 1941. Sia ben chiaro che a quei tempi, appena usciti dalla seconda guerra mondiale, la vita era molto diversa da quella di oggi. Cioè, tutte le “comodità” che i ragazzi di oggi hanno, a quei tempi non c’erano. E solo pochi ragazzi di famiglie nobili o di nuovi arricchiti col mercato nero bellico e post bellico si potevano permettere qualche giocattolo come il cavallo a dondolo in legno e cartapesta, artisticamente dipinto da fare gola a molti collezionisti ed antiquari contemporanei. Ma l’inventiva e la creatività dei poveri era più avanzata di quelli dei ricchi, pochi in verità, e permetteva loro di far funzionare la fantasia in maniera da creare non giochi per poveri, ma giochi per ragazzi che doveva formare una nuova classe imprenditoriale e politica che doveva creare uno stato nuovo: la Repubblica Italiana. In questo libro tratterò quasi sempre di esperienze vissute in prima persona, come per tutti i ragazzi miei coetanei oggi ultrasettantenni come, grazie a Dio, lo sono pure io. Buona lettura a tutti!” L’autore giunse con la famiglia ad Agropoli il 21 ottobre del 1951, proveniente da Castellammare di Stabia, all’età di appena dieci anni, per cui il libro narra vicende di ragazzi di strada, nel periodo post bellico, quando l’appetito si chiamava fame ed il motto “arrangiarsi” era applicato quasi quotidianamente. Un decennio, 1945 – 1955, che solo chi ha vissuto quei momenti, come l’autore, può descrivere con conoscenza diretta. Come già detto sopra il libro parla dei giochi dei ragazzi che dovevano ricorrere spesso al “fai da te”, prima per carenze di soldi, secondo per carenze di materiali prodotti su scala. Attraverso la lettura dei vari capitoli conosceremo i giochi praticati dai ragazzi di allora, oggi nonni. “ La palla re pezza – La mazza e piuzo – la stacciula –Lu paccaro – La piramide – Le figurine – Lu ‘ndozzamuro – L’abbuffata re sgagliuzzuli – La caccia – Lo strummulo – Il tiro alla fune – La cordicella – Li parzunache re Piesto – La pupa re pezza – Lo cerchietto – La corza rint’à lu sacco – Lu cerchione – Il gioco dei lupini – Annascunnimune – L’acchiappasurece – La capera – Il gioco della settimana – Moscacieca – La tombola – La cavallina – Le barchette di carta – I quattro cantoni – I saltimbanchi – Il gioco delle carte – Li ffurmelle - I giochi di oggi - . Naturalmente l’autore, essendo un maschietto (illo tempore!), ha dato maggiore spazio ai giochi maschili e poco a quelli femminili. La sua, comunque, è una iniziativa lodevole, se non dal punto di vista prettamente letterario, certamente lo è dal punto di vista della storia e delle tradizioni del Cilento antico, al quale, come si desuma dalla sua bibliografia, Catello Nastro ha dedicato maggiore interesse.



Comunicato stampa a cura di

agropolicultura.blogspot.com



mercoledì 7 marzo 2012

Adda venì...

O GIURIZZIO UNIVERSITARIO







E mo’ ch’arriva,quanno fa l’anniversario,


‘o juorno r’ò Giurizzio Universitario,


tutte ‘e malamente ‘e chesta faccia ‘e terra,


hanna canoscere che vordi’ ‘a parola famma,


che significa a faticà ddurece ore ‘o juorno


pe’ purtà a casa nu’ muorzo ‘e pane, e sfamà


‘na famiglia ca’ sta prianno ‘o Pataterno


ca’ ‘a fatica nun fernesce, ‘a camorra s’arriposa


e chille r’è tasse fanne ‘e ccose jiuste


senz’à arrubbà ‘o pane ‘e chi tene famme.






Tutt’à ggente chiavica e fetente, addà suffrì


cumm’hanno sufferto ‘e puverielle,


ca’ pe’ s’abbuscà nu’ muorze e pane,


hann’ avuta acalà a capa tanti vvote,


strignennese ‘a fiurella d’à Maronna


‘ngoppa ‘o pietto ‘nfunnennela ‘e surore,


ca’ scurreva cumm’ò sanghe ‘e Cristo ‘ncroce,


ca’ se sacrificava pe’ sarvà la cosiddetta umanità.






V’adda aspettà all’urdemo traguardo


‘e chella fetenzìa d’à vita vosta cunzolata,


co’ ‘e stiente, ‘a fatica e ‘o surore ‘e ll’ate.


E allora pe’ mariuoli, ‘e struzzini, ‘e ricuttare,


hadda appriparà ‘nu pruciesso sommario,


ca’ è arrivato ‘o Giurizzio Universitario!!!






Catello Nastro














Anche io ho rubato la marmellata…


Ma solo un cucchiaino, non il barattolo!






TRADUZIONE






Quando arriverà il Giudizio Universale, tutti i cattivi dovranno rispondere davanti a Dio dei loro misfatti. E per ognuno di essi ci sarà la giusta condanna. Ma le pene più severe ci saranno per coloro che hanno approfittato dei deboli, hanno sfruttato i lavoratori con salari da fame, hanno tolto il pane dalla bocca dei bambini per soddisfare i loro bassi istinti che nemmeno gli animali evidenziano. La Fede, la vera Fede, ha sorretto e sorreggerà la povera gente che spera di trovare la solidarietà umana in questo mondo e la giustizia nell’altro…