giovedì 31 luglio 2014
martedì 29 luglio 2014
lLA FABBRICA DEL TURISMO
LA FABBRICA DEL TURISMO
Le aziende che vivono di turismo, sono molteplici,
scaglionate nei più svariati settori dell’accoglienza vacanziera. Nel nostro
studio ci limiteremo al Cilento, in provincia di Salerno, che annovera ben tre
cittadine a dir poco straordinarie nell’accoglienza turistica estiva. Parliamo
di AGROPOLI, PAESTUM e CASTELLABATE. Naturalmente accanto a questa triade di
cittadine ricche di storia e di bellezze naturali, se ne aggiungono altre in
continua evoluzione per offrire al turista, stabile per tutta la stagione
estiva, una occasione di vacanze diverse ricche di eventi artistici e culturali
tali da soddisfare tutta l’utenza, in maniera tale che il medesimo si prenota
anche per l’anno prossimo. A questo punto bisogna parlare di industria
turistica sul vero e proprio senso della parola. Tale industria non soddisfa
solamente il turista occasionale, ma ha la capacità di inserirlo nel contesto
socio-culturale, turistico - alberghiero, storico – culturale, eno –
gastronomico, nella vita quotidiana, quindi della cittadina che l’ospita. Il 21
ottobre del lontano 1951, ancora ragazzino, anche io giunsi nel Cilento, ad
Agropoli, sul lungomare S.Marco, con la mia famiglia di lavoratori che si
inserirono subito nel contesto sociale fondando il primo caseificio di
Agropoli. Allora, ricordo, la mozzarella veniva lavorata a mano, con latte di
mucca e di bufala che brucavano le verdi erbette della Piana del Sele. Oggi,
con le nuove tecnologie anche la mozzarella è cambiata. I macchinari hanno
sostituito l’uomo nel ciclo di lavorazione della cagliata in mozzarella. Come
ex casaro (mio primo mestiere) mi sia consentito citare le varie sagre della
mozzarella a cui si aggiunse quella del formaggio pecorino stagionato o fresco,
detto anche “toma” che rappresentano il fiore all’occhiello della produzione
casearia di Paestum e di tutto il Cilento. Ci sono della variazioni nella
lavorazione, ma questo arricchisce la qualità del prodotto quasi sempre fresco
di giornata ed inoltre curato con maggiore attenzione quando è destinato alla
sagra del paese. La Sagra nel Cilento
rappresenta un momento di coesione eterogenea sia per la gastronomia
(mozzarella e ricotta di bufala, caciocavallo di mucca, formaggio fresco, detto
anche toma, oppure stagionato, di pecora o di capra). Sia ben chiaro che oltre
ai formaggi, punti salienti di riferimento possono essere la sagra di
Cannalonga con “la crapa vudduta” e di altri paesi come Stio e tanti altri
paesi che offrono prodotti cilentani doc sd un prezzo accessibile a tutti anche
in questo periodo di recessione economica. Dal punto di vista sociale
rappresentano un momento di aggregazione tra comunità e razze eterogenee nel
quale è probabile trovare l’anima gemella tra un canto antico ed una tarantella
che comprende ritmi occidentali ed orientali. Ma il Cilento, giunti a questo
punto, qualcuno si chiederà: ma dove sta… Nella partecipazione, nelle
condivisione, nell’allegria di momenti di gioia, magari con canti, musica e
balli che partono dal tramonto ed arrivano fino al mattino. Benvenuti al Sud.
Si! Benvenuti in tutto il Cilento, ricco di storia, di amore, di solidarietà,
ma anche di gastronomia. Per non parlare dei vini…
Catello Nastro
mercoledì 23 luglio 2014
LA MADONNA DI COSTANTINOPOLI AD AGROPOLI
MADONNA DI
COSTANTINOPOLI PENSACI TU
Giovedì 24 luglio 2014, ad
Agropoli, simpatica cittadina del Cilento, con circa venticinquemila abitanti,
di cui più della metà provenienti da
altri paesi, italiani e stranieri, si festeggia la Madonna di Costantinopoli,
patrona dei pescatoti, che hanno
dedicato alla loro protettrice una simpatica chiesetta, a picco sul mare, nel
centro storico della cittadina capoluogo del Cilento. Inutile aggiungere che è
frequentata durante le normali funzioni religiose, affollata anche all’esterno,
nella piazzetta sul mare, in particolare modo durante la stagione estiva e super affollata in caso
di matrimoni dei cosiddetti vip della regione. Il 24 luglio, in occasione della
sua festa , la statua della Madonna di Costantinopoli viene sistemata su una
barca stradale, da due giorni parcheggiata, guarda caso, nel centro storico, a
tre metri dalla mia camera da letto, che la porta in processione fino al porto.
Dal molo del nostro bellissimo porto turistico, viene imbarcata su un
peschereccio locale per arrivare al litorale di S.Marco, affollato di fedeli
locali e turisti e di poi il viaggio di ritorno fino al punto di partenza. Cioè
il porto di Agropoli. Concerti, bancarelle, processione di numerosi fedeli
locali o meno, fuochi pirotecnici ed infine…fine della festa. Inutile parlare
del concerto sul porto e della banda musicale, proprio perché caratteristica di
tutte le feste paesane. Fino al 2013 erano i pescatori di Agropoli ad
organizzare la traversata marina, coi loro pescherecci ed i loro e le loro “paranze”.
Anzi facevano a gara a chi toccava portare la Protettrice con la propria
imbarcazione. Nel 2014 l’onore, sembra, sia stato affidato ad un
motopeschereccio di Acciaroli. I pescatori di Agropoli non sanno più a
quale Santo rivolgersi per far valere il loro diritto di trasportare la Madonna
di Costantinopoli nella famosa processione per mare. Non sanno a quale Santo
rivolgersi. Insomma i pescatori di Agropoli non sanno che pesci prendere… Speriamo
che la Fede superi i campanilismi. Per concludere tutti i fedeli, anche di
altri paesi, sono invitati. Venite ad Agropoli. Io sono arrivato il 21 ottobre
1951 e ci sono rimasto. La
partecipazione è gratuita. La pizza del centro storico è ottima, i prezzi sono
bassi a causa delle recessione, ed il vino è da brindare. Che la Madonna di
Costantinopoli protegga tutti. In mare, in terra ed in cielo. E se i pescatori
non sanno che pesci prendere, non facciano, almeno, una frittura o una frittata!!!
Catello
Nastro
sabato 19 luglio 2014
via internet
AMMORE VIA INTERNET
V’allicurdate,
vuje ca’ tenite l’età mia,
‘e
lettere r’ammore prufumate.
ca’ se
mannavano ‘e ‘ nammurate,
tanto
tiempo fa ca’ ferneveno
cu’ nu’
vasillo a pizzichillo?
Era ‘a
preistoria e l’ammore:
‘nu
foglio, ‘na busta, ‘nu francubollo,
e
l’ammore ca’ dint’a volle
cumm’à ‘nu
caccavielle ca spepetèa
aspettanno
ca’ s’acalano ‘e spavette.
Ma mo’ ca’
è asciuto l’internette,
nun
sapimmo cchiù cumme se mette.
Catello
Nastro
martedì 15 luglio 2014
'O CIUNGO E ' O CICATO
‘O CIUNGO
E ‘O CICATO
Dint’à ‘nu palazzo viecchio
d’o quartiere Sanità,
rint’à dduje vasce,
quase porta a porta,
campavano, pe’ modo e ricere,
‘nu povere ciungo
‘ngoppa ‘a carrozzella
e ‘nu cecato
ca’ senteve sulo ‘o calore
d’o sole quann’asceva.
Quase pazzianno
‘ngoppa ‘a propeta malatia,
penzarono ‘e fa ‘na suggità.
‘O ciungo ‘ngoppa ‘a carrozzella
vereva a via addò avevano passà,
mentre o cecato, vuttanno ‘a carrozzella,
‘nziemo a isso poteva camminà.
Ma fu ‘nu juorno stuorto,
ca’ nu tranviere ‘mbriaco nunn’è verette,
ca’ ‘a vita e chisti dduje disgraziate
tristemente fernette.
Quann’arrivarono ‘ngopp’a ‘o Paraviso,
d’e nate sfortunate ‘ngopp’à terra,
San Pietro, ‘o maste ‘e festa,
nunn’è vulette saparà.
Mo’, ogne sera, ‘ngopp’a ‘na nuvola janca,
‘o cecato, ca votta ‘a carrozzella,
e ‘o ciungo ca’ vere ‘a
via,
se ne vanno serenamente a passià.
Catello
Nastro
TRADUZIONE
E’ la storia tra un paralitico
inchiodato su una sedia a rotelle ed un cieco. Un bel giorno decidono di fare
la società. Il cieco spinge la carrozzella dell’infermo e l’infermo indica la
strada da fare al non vedente. Il loro handicap viene eliminato da una società
basata sul contatto umano, lo spirito i dedizione e lo scambio delle proprie
forze. E’ un messaggio di solidarietà al di fuori e sopra ogni concetto di
parte che dovrebbe far riflettere molto sulla parola “solidarietà”.
Catello Nastro
lunedì 14 luglio 2014
NON PERDIAMO LA PAZIENZA
NUN PERDIMMO ‘A
PACIENZA
Perdere la pazienza, in parole povere, significa anche
lasciarsi prendere dall’ira ed agire in maniera sproporzionata alla gravità dell’evento, da noi considerato
scuro come la mezzanotte, ma che invece riesce, con normale modo di pensare di
essere umano normalmente dotato di intelletto, di facile soluzione, una volta
comparsa all’orizzonte. I luoghi in cui si può perdere facilmente la pazienza,
possono essere il tram, l’ufficio postale,
lo sportello bancario, la sala della riunione di condominio, la stazione
ferroviaria, l’ufficio delle tasse, l’ombrellone al mare d’agosto. La pazienza
molto spesso si può perdere anche tra le mura domestiche. In periodo di
recessione, come l’attuale, ad esempio, tale fenomeno viene direttamente
collegato all’insufficienza di liquido contante, atto a soddisfare gli extra
della comunità “intra moenia”. “Quando l’acqua scarseggia la papera non
galleggia”. I limiti non si impongono ma vengono automaticamente imposti dallo “status
rerum”. Ma analizziamo ancora casi nei
quali è possibile perdere la pazienza… Tua moglie ti prepara un bel piatto al
pesto pur sapendo che a te non piace ma è gradito a tuo suocero ospite a pranzo.
Sta un’ora nel bagno a truccarsi mentre tu hai urgenza di effettuare taluni
svuotamenti impellenti, alza il volume della televisione perché è apparso il
suo idolo preferito, ti chiede di andare a comperare il pane dieci minuti prima
del pranzo. Parliamo ora di pazienza all’ingrosso. Perché avvengono le rivolte,
rivoluzioni, guerre??? Perché qualcuno ha perduto la pazienza. Il dialogo
spesso è apportatore di migliori soluzioni. Ma ciò avviene solo quando la via è
aperta da ambedue o più contendenti. “Mettimmece ‘na preta ‘ngoppa e nun se ne
parla cchiù!!!”.Morale della favola: se non si perde la pazienza si può anche
trovare qualcosa di meglio!!!
Catello Nastro
da:
agropolicultura.blogspot.com
sabato 12 luglio 2014
NOTTE BLU AD AGROPOLI
Venerdì 11 luglio 2014
NOTTE BLU AD AGROPOLI
Venerdì 11 luglio 2014
favolosa Notte Blu ad Agropoli, con la partecipazione di una diecina di validi
complessi musicali e di artisti a livello internazionale. A sentire i primi
commenti in piazza questa mattina, tutti sono stati bravi. Io posso parlare, o
per meglio scrivere, di quello che si è esibito in via Filippo Patella, proprio
agli inizi degli scaloni che portano al borgo antico. Il folto pubblico,
composto da locali e turisti ospiti del nostro paese hanno accolto le varie
esibizioni con calorosi applausi. Il repertorio, infatti, non era per
giovanissimi ma per ospiti di mezza età.
Molti hanno collaborato ballando al ritmo della tastiera, rendendo, in tale maniera,
più pittoresca l’esibizione che ad un certo punto ha coinvolto tutti i
partecipanti. Il programma dell’amministrazione comprendeva gadgets, shopping,
animazioni per bambini, musica ed artisti di strada. Si è inteso promuovere
anche il commercio, ma in un periodo di crisi, si è riusciti solo in parte. Ma
anche questa manifestazione, alla quale hanno partecipato oltre diecimila persone, è servita a dare un
poco di ossigeno ai commercianti. Complimenti agli artisti, ai locali pubblici
ed ai numerosi partecipanti alle varie esibizioni, che hanno allietato la notte
blu ad Agropoli.
Catello Nastro
Da
“Agropolicultura.blogspot.com
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