lunedì 29 luglio 2013

Pensiero n. 11

11 – Tutti abbiamo il diritto di sognare ed eventualmente realizzare i nostri progetti. Colui che li ostacola non solo non crede nei nostri progetti, dopo averli vagliati sapientemente ed obiettivamente analizzati.
Non crede nemmeno nei suoi anche se mostrano un minimo di realizzazione.
Catello Nastro


giovedì 25 luglio 2013

L''OSPEDALE DI AGROPOLI

 - Un quiz da un milione di euro…
L’OSPEDALE DI AGROPOLI
A dire la verità, non mi sento di affermare che l’ospedale di Agropoli sia stata la solita cattedrale nel deserto. Anche perché, personalmente sono stato più volte fruitore di questa struttura in qualità di malato o paziente come suol dirsi. E’ stato deciso in alto loco di chiudere la struttura, certamente con grave danno della società ed in particolare modo degli anziani, dei quali mi onoro e ringrazio Iddio di far parte. Ma ad ogni male ci sta un rimedio e… ad ogni ospedale ci sta una alternativa. Premessa importante è che l’ospedale serve alla società civile e degli utenti in genere. Discutere sull’importanza dell’ospedale  ad Agropoli coinvolge varie tematiche o settori che semplicemente sintetizzeremo:
1 – assistenza ospedaliera.
2 – Pronto soccorso.
3 _ Visite ambulatoriali.
4 - degenza temporanea
5 – laboratorio di analisi
6 – Chirurgia d’urgenza
7 – Chirurgia programmata
8 – Unità specializzate
9 – Apparato burocratico
10 . Deviazione in altre strutture di pazienti con patologie specifiche.
Seconda tematica è la salvaguardia del posto di lavoro che con la medicina e assistenza ospedaliera c’entra come i cavoli a merenda. In parole povere non si può mantenere in piedi una struttura di pubblica utilità con costi sproporzionati quando si potrebbero studiare e varare emendamenti o variazioni radicali, come la struttura stessa, trovando naturalmente delle strade alternative. Mi spiego meglio.
La Valle d’Aosta, regione all’avanguardia ha pochi ospedali, mentre il Piemonte ne ha molti. Sembra un paradosso. Ma seguite questo iter solo formalmente tortuoso. Uno sciatore o un tizio qualsiasi ha un incidente. Si chiama il 118 e dopo pochi minuti arriva l’eliambulanza che cala la barella e dopo pochi minuti arriva al “CTO”( Centro traumatologico ortopedico) di Torino), all’eliporto sistemato sul tetto dell’ospedale. Dopo meno di mezz’ora il malato si trova  in sala operatoria con l’equipe medico chirurgica già allertata per l’evento, con conseguenze positive sia per il paziente che per l’equipe medico chirurgica abituata a tale tipo di urgenza. Se tale pratica si usasse anche nel Cilento. Con destinazione Vallo della Lucania o Salerno, o anche Battipaglia, molte vite potrebbero essere salvate. Inoltre col dissesto stradale del Cilento anche un’ambulanza troverebbe difficoltà ad arrivare in tempo  Questo intervento di ordine logistico dovrebbe, a mio avviso, essere discusso, avulso, però, dalla salvaguardia di posto di lavoro ( o di non lavoro che certamente merita una casistica a parte). Salvaguardare il posto di lavoro o, meglio, di non lavoro è un grave danno non solo per la moralità  pubblica, ma anche per la crisi fra vari enti pubblici. Una struttura parassitaria o comunque inattiva è dannosa per l’economia di enti pubblici e privati, per la casse dello stato, per la moralità di un popolo. In conclusione sostituire strutture megagalattiche, con esborso notevole di danaro pubblico, con sistemi alternativi di assistenza sanitaria, è una cosa fattibile. Naturalmente non su due piedi, ma dopo un consulto medico politico, ma senza tener conto dello stipendio di non lavoro che, comunque, grava su tutta la comunità lavorativa. L’ospedale di Agropoli è un struttura utile, ma…costosa. Proprio per questo il problema va affrontato su due diversi piani. Quello dell’assistenza medico chirurgica e quella dell’occupazione. Unità di Pronto soccorso, elitrasporto, prima assistenza, scelta della destinazione. Immaginate una unità di pronto soccorso con tre turni di otto ore di infermieri, tre turni d di otto ore di medici, tre turni di otto ore di  piloti di eliambulanza. Il malato arriva al Pronto Soccorso con l’ambulanza dei volontari del 118. Viene visitato, portato nella eliambulanza in lettiga e dopo meno di mezz’ora si trova in ospedale. Vallo della Lucania, Salerno, Roccadaspide o altrove. Tenga conto il lettore che per il prelievo dai paesi piccoli del Cilento, il campo sportivo potrebbe fungere da ottimale collegamento. L’eliambulanza, a mio avviso, (parlo come malato e non come tecnico è una situazione da non sottovalutare.. Una pista di decollo e atterraggio, tre medici di turno, tre infermieri di turno, tre piloti di turno al giorno, per 8 ore lavorative, risolverebbero, a mio avviso, una delle piaghe infette della nostra società clientelare, approssimativa e nullafacente. La salute viene al primo posto. Oggi si parla di incidenti stradali, incidenti in mare, incidenti in fabbrica, incidenti sul cantiere di lavoro. Tre medici, tre piloti di elicotteri, tre infermieri, con turni rigidi e puntuali, potrebbero risolvere un problema annoso: anche a danno dell’occupazione. Evoluzione significa prendere esempi da altri, studiarli ed eventualmente applicarli. Chi scrive non è iscritto a nessun partito politico e non serve nessuno. Solo la propria coscienza che lo spinge ad intervenire non con la sua intelligenza, ma con la sua esperienza di  settuagenario, nato nel 1941, quando l’assistenza medica era impossibile anche al fronte.  E  per l’occupazione dei dissoccupati??? Non è un problEma sanitario, ma solo politico amministrativo.


Catello Nastro

martedì 16 luglio 2013

PENSIERO N. 10

10 - Vivere in moderazione, col corpo e con l’anima, significa rispettare il sistema, non solo cristiano. L’amore cosmico è l’unico mezzo per portare ad un mondo di pace universale.

Catello Nastro

PENSIERO N. 9

9 - Il corpo muore, ma l’anima non muore mai. Ricordiamolo in ogni azione che  compiano. Sia quando compiano un’azione materiale, sia quando compiamo un’azione spirituale. La Fede, la morale ed il libero arbitrio ci devono sempre aiutare secondo le norme Evangeliche.

Catello Nastro

PENSIERO N. 8

8 - Il colore della pelle è come il colore del vestito. Quello che conta è l’anima disposta verso il bene o verso il male.

Catello Nastro

PENSIERO N. 7

7 - Al mattino, quando vi alzate dal letto, ringraziate il Signore che vi ha concesso un’altra giornata da vivere, ma cercate di ricambiare con una buona azione. Magari con un sorriso.

Catello Nastro

PENSIERO N. 6

6 - Buona giornata a tutti.  Ma solo se anche i propositi sono buoni.
Catello Nastro


PENSIERO N. 5

5 - Se pochi rubassero di meno, molti vivrebbero meglio.
Catello Nastro


PENSIERO N. 4

4 - Se Giuseppe Garibaldi si faceva i fatti suoi, forse, stavamo meglio … o peggio!!!

Catello Nastro

mercoledì 10 luglio 2013

PENSIERO N. 3

3 - Si può vivere in solitudine in mezzo a migliaia di persone, ma si può vivere meglio  in compagnia di un buon libro.


Catello Nastro

mercoledì 3 luglio 2013

PENSIERO NUMERO DUE

2 - Meglio la pelle nera che non l’anima nera.

Catello Nastro

PENSIERO NUMERO UNO

1 - Nel mondo ci sono molti esseri  umani che muoiono per aver mangiato poco e pochi  per aver mangiato troppo.

Catello Nastro