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giovedì 13 settembre 2012

Grande evento d'arte ad Agropoli

Un’opera di Paolo De Matteis ad Agropoli

L’ARTISTA CILENTANO RIVALUTATO

DA ANTONIO INFANTE



In occasione del 350° anniversario della nascita di PAOLO DE MATTEIS, un grande maestro cilentano dell’arte del XVI secolo, allievo di Luca Giordano, nato a Piano Vetrale, Orria, in provincia di Salerno nel 1662, verrà presentata domenica 16 settembre 2012, dalle ore 9 alle ore 23 presso Bakery Art, un’opera unica nel suo genere, recentemente restaurata ed esposta al pubblico per la prima volta dopo trecento anni dalla sua realizzazione. Per informazioni telefonare allo 0974-271084. Il Bakery Art, bar e pasticceria artigianale, con produzione propria di specialità dolci e salate, si trova in via Mazzini, ad Agropoli, la strada che conduce al porto della cittadina capoluogo del Cilento. info@bakeryart.it. Paolo De Matteis è da considerarsi il più grande artista cilentano del seicento operante non solo a Napoli e nella Campania, ma in molte parti d’Italia. Paolo De Matteis, detto anche Paoluccio della Madonnina, grande e prolifico Mastro è stato rivalutato per merito dello scrittore cilentano, di Piano Vetrale, Antonio Infante che gli ha dedicato articoli, saggi ed intere opere dopo un’assidua ed accurata ricerca. La mostra resterà aperta un solo giorno e con una sola opera, ma permetterà ai visitatori di conoscere la nostra storia dell’arte, costellata anche di grossi nomi nel panorama artistico nazionale. Naturalmente l’ingresso è libero.



Catello Nastro



venerdì 13 luglio 2012

Lutto nel mondo della cultura ad Agropoli

Aniello Buccino ci ha lasciati

LUTTO NEL MONDO DELLA CULTURA

E DELL’IMPRENDITORIA AD AGROPOLI



Il ricordo di Aniello Buccino, che ha lasciato questo mondo il 13 luglio 2012, era doveroso anche da parte di un amico, uno che lo stimava come imprenditore nella ristorazione caratteristica nel centro storico della cittadina capoluogo del Cilento, col suo ristorante pizzeria nel punto più panoramico di Agropoli alto, con una splendida vista sul mare e come amante di Agropoli e della sua storia. Il suo archivio, preziosissimo era sempre, e gratuitamente a disposizione degli studiosi e scrittori di storia locale. Dalla sua raccolta di documenti sono nati anche alcuni dei miei libri sulla storia e le tradizioni di Agropoli, personaggi illustri del passato ed eventi di vario genere. Proprio la settimana scorsa gli avevo mandato un gruppo di ospiti nel nostro paese provenienti dalla Toscana che desideravano fare una buona mangiata di pesce fresco. Li indirizzai al Ristorante Barbanera, da lui e dai figli gestito. Dopo due o tre ore, al ritorno dal centro storico, questo gruppo venne per ringraziarmi per l’ottima cena a base di pesce fresco ed anche…per il prezzo modico. Il grande pregio di Aniello Buccino era la disponibilità: verso tutto e verso tutti. Nella chiesa della Madonna di Costantinopoli, affollata, come pure tutta la piazza, centinaia di amici hanno voluto salutare per l’ultima volta un grande amico, un grande uomo di cultura ed amante della sua città, un grande ristoratore che ha lanciato, a suo tempo, il centro storico della cittadina cilentana con le sue pizze caratteristiche e la sua ottima cucina. E perché no: anche per i prezzi modici. E’ doveroso un ricordo dell’amico Aniello Buccino in special modo da chi ha usufruito, gratuitamente, varie volte, del suo archivio storico. Addio Aniello, gli amici ti ricorderanno con grande affetto ed amicizia.



Catello Nastro

martedì 26 giugno 2012

Presentazione libro "La risacca" ad Agropoli

IL POETA VINCENZO LANDOLFI
PRESENTATO IL SUO LIBRO
AD AGROPOLI



Sabato 23 giugno 2012, col patrocinio della Città di Agropoli, dell’Assessorato alla Identità culturale, della Università della “Magna Graecia” del Centro Sud, che ha come Presidente il giornalista Lorenzo Barone e del Centro Sociale Polivalente “Città di Agropoli” che ha come presidente il giornalista Lorenzo Barone, nell’Aula Consiliare della Città di Agropoli, alle ore 18,30, presentazione del libro di poesie “LA RISACCA” di Vincenzo Landolfi. Moderatore e coordinatore il giornalista Lorenzo Barone, Presidente del Centro Sociale di Agropoli. Presenze previste: dott. Adamo Coppola, vice sindaco di Agropoli, avvocato Luca Errico, Presidente del Consiglio Comunale di Agropoli, Dottor Francesco Palumbo, sindaco del comune di Giungano, dottor Carmelo Verdevalle, assessore alla pubblica Istruzione del Comune di Giungano, Professoressa Marilena Tiso, Vice Presidente della Università della Magna Graecia.



Comunicato stampa a cura di
agropolicultura.blogspot.com

mercoledì 20 giugno 2012

Mensa Solidale ad Agropoli

Agropoli

LA MENSA SOLIDALE
CI SARA’



Mercoledì 20 giugno 2012, nei saloni del Centro Sociale Polivalente “Città di Agropoli” assemblea dei soci con la presenza del sindaco della città capoluogo del Cilento, avv.Franco Alfieri, e del vicesindaco dott. Adamo Coppola. Presente, naturalmente, il comitato direttivo del centro quasi al completo. La proposta più interessante dell’intera riunione, è stata fatta ancora una volta dall’attivo e fattivo sindaco della cittadina cilentana. Una mensa solidale per coloro che non si possono permettere il lusso di andare a fare la spesa, preparare il pranzo e mangiare, almeno una volta al giorno come fanno quasi tutti i mortali di questa terra. Questo ristorante, aperto tutti i giorni della settimana e per trecentosessantacinque giorni l’anno, dovrebbe permettere ad esseri umani, di qualsiasi razza, età o religione, di pranzare almeno una volta al giorno. Nei primi tempi almeno un primo piatto caldo e della frutta, di poi passare ad un secondo che rispetti le esigenze delle varie religioni. Una buona parte dei prodotti a breve scadenza, nei supermercati, viene mandato al macero, con grave danno anche per l’ambiente. I prodotti a breve scadenza possono essere ritirati dai supermercati e dai vari negozianti per comparire decorosamente sulla mensa solidale. I volontari e le associazioni di volontariato, come la Caritas ad esempio, che già operano attivamente e fattivamente nel territorio, potrebbero dare man forte ai promotori di questa iniziativa che si sintetizza nelle parole bibliche “dar da mangiare agli affamati”. Agropoli è diventata una città multietnica e multirazziale. Comunità africane, americane ed asiatiche, presenti sul territorio, nel settore dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato e nella manodopera non specializzata, presenta anche un risvolto al limite. Persone che non hanno una casa, un tetto, un lavoro retribuito, non sono provvisti di reddito minimo per la sopravvivenza, vanno aiutate secondo le norme evangeliche. Le associazioni di volontariato ad Agropoli sono il fiore all’occhiello della solidarietà cittadina. Da tenere conto che il pranzo è anche un momento di socializzazione per trovare un amico, una compagna. Anche molti anziani, residenti o meno, potrebbero usufruire di questa struttura. Vivere con una pensione sociale di meno di cinquecento euro al mese, anche se a stento, si può. Ma quando bisogna pagare due o trecento euro di fitto non si può più. Questa è la soglia della povertà, per di più in un periodo di crisi economica non solo nazionale ma addirittura internazionale. Certo che la mensa solidale non risolverebbe i problemi della povertà ad Agropoli, ma allevierebbe senza dubbio le pene dei meno abbienti, in particolare modo tra gli anziani del territorio. Il Sindaco di Agropoli, avv. Franco Alfieri, che è stato il più votato d’Italia, se riuscisse a portare a termine questo progetto di solidarietà umana, al di sopra delle razze e delle religioni, potrebbe aspirare ad un posto nazionale, nella “hit parade” politica italiana, un posto di rilievo anche tra i benefattori dell’umanità. Senza badare a razze, religioni, colore della pelle, credo politico. “Lu sazio nun crere a lu’ riuno!” recita un vecchio motto cilentano. Operando in questa maniera, come sopra citato ed analizzato, si dimostrerebbe il contrario. Vai Sindaco! Il popolo è con te! .



Catello Nastro

mercoledì 6 giugno 2012

estate ad Agropoli

Agropoli

BELLA PIU’ CHE MAI!



Estate 2012. Agropoli è pronta ad accogliere turisti stranieri, italiani e campani. I negozi sono aumentati, i prezzi sono diminuiti, l’assortimento è maggiore. Bar, cornetterie, creperie, enoteche, pizzerie, tavole calde, ristoranti dove si può pranzare con cinquanta euro, ma anche molti ristoranti dove si mangia con meno di dieci. L’invenzione dell’estate agropolese 2012 è senza dubbio la cuopperia, con specialità a base di pesci fritti con sale e pepe. Il prezzo è accessibile anche ai pensionati. La spiagge sono state pulite e livellate e non sembrano più deserti con le dune, il centro città è diventato un vero e proprio salotto, con nuove panchine pubbliche e quindi gratuite, ma anche molti locali coi prezzi modici e…controllati. Anche l’amministrazione è cambiata ma il sindaco è stato riconfermato ottenendo il novanta per cento dei voti e quindi è risultato il più votato d’Italia. E meno male che i sindaci non sono come gli allenatori di calcio, altrimenti se ne sarebbe andato a dirigere grosse squadre…pardon: città, come Milano, Roma o Torino. Scherzi a parte, il suo impegno è costante. Agropoli è diventata una cittadina tra le più pulite del Mezzogiorno, nella quale si fa la raccolta differenziata e gli operatori ecologici vanno alla ricerca anche di un mozzicone di sigaretta. I vigili vigilano, la Bandiera Blu ci è stata assegnata, il centro storico è diventato più bello. Anche lo scrivente, nel centro storico assieme ad altri pezzi di antiquariato, è diventato più bello, ma solo d’animo!!! E vi pare poco. Benvenuti al Sud e…ad Agropoli!!!



Catello Nastro

agropolicultura.blogspot.com

lunedì 28 maggio 2012

Cilento ed occupazione

TRENTOVA: DUBAI DEL CILENTO



Premetto la mia totale avversione per la cementificazione selvaggia e non programmata. Ma questa volta ci troviamo di fronte ad un grandissimo evento e sfruttamento ordinato delle ricchezze naturali del Cilento. La Baia di Trentova già per il passato ha subito attentati di aggressione paesaggistica ed ecologica, ma, grazie all’interessamento dell’opinione pubblica, dei mass media e delle associazioni ecologiste, non è stato possibile attuare una insensata cementificazione che avrebbe portato uno squilibrio nel mercato immobiliare del territorio con conseguenti danni che avrebbero coinvolto un settore già per il passato squilibrato se non addirittura dissennato. Sono sempre stato contrario a vedere le betoniere nella parte più bella del Cilento, la baia di Trentova, ma ora, in questo clima di crisi, ma nello stesso tempo di cambiamento politico, generazionale e di interventi programmati sul paesaggio, anche lo scrivente ha cambiato idea. Basta far lavorare il cervello, lo spirito imprenditoriale e professionale, la lungimiranza nello sfruttamento delle risorse del territorio, per trasformare un evento a primo acchito negativo in positivo. La parola sfruttamento o cementificazione devono scomparire dal vocabolario dei nuovi imprenditori, per essere sostituita con la parola progettazione, programmazione, investimenti produttivi, interventi imprenditoriali mirati, innovazione nell’offerta ad un mercato sempre più esigente e selettivo. Ma al primo posto mettiamo una programmazione per l’occupazione stabile e quindi non solo temporanea. Innanzitutto crescita in altezza lasciando maggiore spazio al verde attrezzato o naturale. Volgarmente vengono chiamati grattacieli, ma preferirei chiamarli edifici che si elevano in altezza per lasciare maggiore spazio al verde. Certo che di spazio verde ce ne sta parecchio a ridosso delle bellissime spiagge di sabbia fine e pura baciata migliaia di volte al giorno, e pure di notte, naturalmente, dalle onde di un mare incontaminato che ci ha fatto assegnare per molti anni la bandiera blu. Ma veniamo al sodo. Strutture alberghiere scaglionate a cinquecento metri dalla spiaggia con dodici stanze per piano per un’altezza di trentadue piani. Circa trecentocinquanta camere doppie per ogni albergo, naturalmente provviste di bagno, letto matrimoniale o doppio, eventuale culla a richiesta, doccia o bagno con idromassaggio, vista sul mare o sull’entroterra per forza di cose. Al piano terra reception con interprete plurilingue, portabagagli in camera, sala da pranzo con colazione a buffet, pranzo e cena a richiesta ma con prevalenza di prodotti locali rientranti o meno nella dieta mediterranea. E questo, a mio avviso, è proprio il problema minore e quindi non starò a presentare il menù cilentano classico del passato del quale ho scritto persino un libro. La selezione la fa il prezzo ed i servizi. Hotel a cinque stelle per una vacanza da sogno senza andare all’estero. Anzi invitando l’estero in Italia per presentare le nostre prelibatezze paesaggistiche, turistiche, eno-gastronomiche, storiche, culturali, canore e chi più ne ha più ne metta. Una presenza di oltre circa cinquemila persone nella Baia di Trentova richiederebbe anche dei servizi collaterali sia per gli ospiti che per i gestori delle strutture. Premetto che questa massa di turisti, con mezzi propri o servizi navetta, la sera certamente potrebbe trascorrerla nella struttura abitativa o negli spazi attrezzati al piano terra. Ma molti, a mio avviso, potrebbe decidere di visitare Agropoli, Castellabate, Paestum o i paesi dell’entroterra che, con le loro caratteristiche sagre enogastronomiche, con musica e canti popolari potrebbero attrarre un gran numero di ospiti nottambuli o desiderosi di nuove emozioni. I centri storici del Cilento sono una miniera inesauribile di scoperte felici, di siti pregni di storia e di tradizioni locali, anche alla scoperta di una nuova cucina o di un nuovo vitigno. Ma ritorniamo agli edifici. Una dozzina in tutto, collegati con una stradina panoramica a due corsie, naturalmente asfaltata, con spazi per una breve sosta, ammirare il paesaggio e scattare qualche foto. Raccordi: autostrada Salerno Reggio Calabria, stazione ferroviaria di Agropoli, aeroporto di Capodichino o di Bellizzi con possibilità di trasbordo in elicottero da e per Bellizzi con una piccola base di atterraggio in uno dei tanti spazi di Trentova. Ma ora veniamo ai servizi che potrebbero essere affidati a cooperative di giovani del posto che assicurerebbero, senza dubbio, un apporto serio e professionale in un momento di crisi economica come l’attuale. Una utenza di circa cinquemila ospiti, italiani o stranieri, richiederebbe una mano d’opera qualificata, attiva, fattiva e produttiva, reperibile in particolare modo tra i giovani del posto o, per meglio dire, dei comuni fautori del progetto. Le cooperative, tutte inquadrate in uno schema comune sebbene con mansioni diverse, potrebbero essere le seguenti, organizzate con le leggi vigenti:

1) interpreti e addetti alla reception;

2) cuochi, camerieri, addetti alla sala da pranzo ed al servizio in camera;

3) addetti alla sicurezza interna ed esterna alla struttura ricettiva, ivi incluso bagnini professionisti;

4) addetti alla pulizia delle camere, delle spiagge, delle aree verdi;

5) servizi di trasporti con pulmino o con taxi convenzionati;

6) accompagnatori e guide turistiche plurilingue;

7) serate con guida, in loco o nei paesi viciniori, all’insegna dell’enogastronomia cilentana, dell’arte, della cultura, del folklore, delle tradizioni, ecc.;

8) Incontro con le autorità del posto anche per scambi di opinioni con personalità ospiti di dette strutture;

9) Organizzazione di serate dell’arrivederci con simbolici omaggi agli ospiti a fine stagione;

10) Programmazione di una tariffa unica in tutte le unità ricettive, con l’abolizione di mance o extra non controllabili.

11) Offerte speciali per la bassa stagione e possibilità di mantenere aperta una o più di queste strutture nel corso dell’anno per consentire una fruizione costante di questa offerta.

Tutto questo sotto il costante controllo degli enti preposti, dei comuni interessati al progetto e comunque rientranti nel territorio della struttura, di tutti gli imprenditori ai fini della salvaguardia di un bene comune, donato a noi da Dio e che noi sacrifichiamo, in minima parte, per favorire il lavoro dei nostri figli e di quelli che verranno in seguito, in questo periodo di recessione e di crisi economica che ci auguriamo finisca presto, pur dando luogo ad un clima di austerità, ma salvaguardando il posto di lavoro, umile, ma onesto. In conclusione, una cementificazione dissennata, volgarmente chiamata speculazione edilizia, a Trentova, non creerebbe altro che una desertificazione delle strutture esistenti, per bagnanti o villeggianti che dir si voglia, causando un decadimento economico, sociale e morale fortunatamente ancora allo stato larvale. Il nostro augurio è quello di essere Alfieri di questo progetto. Ho appena finito di scrivere quest’articolo che apprendo da Infoagropoli, che Agropoli e Castellabate hanno ottenuto per l’ennesima volta la bandiera blu. E vi pare poco!!!



Catello Nastro
da UNICO SETTIMANALE DI PAESTUM

domenica 20 maggio 2012

Buona amministrazione ai delegati del popolo

BUONA AMMINISTRAZIONE!!!



Buongiorno, buonasera, buon appetito, buona digestione. Dall’8 maggio 2012 aggiungeremo anche “Buona amministrazione”. A prescindere dal colore politico: a tutti, indistintamente. Agli eletti consiglieri, agli assessori ed ai sindaci. Ai non eletti il fatidico augurio:”Non ti preoccupare, sarà per la prossima volta!” . Alla fine dello spoglio delle schede elettorali, dopo aver sanato le immancabili contestazioni ci sarà la prima ondata di banchetti. La seconda, in pompa magna, avverrà dopo la nomina degli assessori e del primo cittadino. Ci saranno anche degli infiltrati che vanno a mangiare a spese del candidato che hanno detto di votare ma poi, nell’intimità del seggio hanno cambiato idea. Buon pranzo per gli eletti e buoni affari per i ristoratori. Poi ci saranno le nomine ufficiali e l’assegnazione degli assessorati. Le competenze verranno rispettate e così avremo un uomo di cultura alla pubblica istruzione ed un architetto ai lavori pubblici. Questo è il bello della democrazia. E qui mi piace ancora riportare il vecchio motto: “ La peggiore delle democrazie è preferibile alla migliore delle dittature.” Certo che i nuovi eletti si troveranno di fronte una crisi ad ampio raggio che loro devono gestire solo in minima parte. Ognuno pensi per se, Dio per tutti. Ed ogni paese incomincerà a studiare nuovi progetti e nuove strategie per alleviare questa crisi che un pensionato statale, come il sottoscritto è costretto a ricorrere alle offerte speciali, mentre suoi coetanei, che devono pagare pure il fitto di casa, ricorrono alla Caritas, meno male molto attiva in questi ultimi. Anche un kilogrammo di pasta può essere utile alla magra economia familiare. Oramai penso che il tempo di badare alle sciocchezze è finito. Se un cane prostatico farà la pipì davanti al nostro portone è inutile che chiamiamo i vigili o l’assessore preposto. Prendiamo mezzo secchio d’acqua e puliamo. Noi siamo la città e dobbiamo instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione attiva e fattiva con gli amministratori. Solo in questa maniera possiamo chiamarci cittadini di Agropoli, capoluogo del Cilento. Buona amministrazione anche a voi e…anche per voi!!!



Catello Nastro



PUBBLICATO SUL NUMERO 
di maggio 2012
di MR. MrMAGAZINE

domenica 18 marzo 2012

Convegno ad Agropoli

Agropoli

SCUOLA, LAVORO E TERRITORIO



Venerdì 23 marzo 2012, alle ore 17, nella Sala Polifunzionale “Beato Giovanni Paolo II”, in Piazza della Repubblica ad Agropoli, si terrà un interessante convegno sul tema “Scuola, lavoro e territorio: ragioni per sperare in un tempo di crisi. Dopo i saluti dell’avv.Francesco Alfieri, Sindaco della città di Agropoli e della dottoressa Stella Attanasio, Presidente Diocesano dell’Azione Cattolica, seguiranno gli interventi dell’On. Prof. Giovanni Bachelet, componente della Commissione Istruzione della Camera dei Deputati, dell’Avv. Amilcare Troiano, Presidente del Parco Nazionale deel Cilento e Vallo di Diano, dell’avv. Giovanni Patta, Segretario Nazionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica. Moderatrice la professoressa Giuseppina Di Marco, Segretaria Parrocchiale di Azione Cattolica “Vittorio Bachelet.



Catello Nastro





domenica 8 gennaio 2012

Primo attestato del 2012 a Catello Nastro

PRIMO ATTESTATO DEL 2012

A CATELLO NASTRO



A cura dell’Associazione turistica Arenosa e col patrocinio della Città di Agropoli, si è tenuta, nella Palazzina Polifunzionale in Via Pio X, di fronte all’Ufficio Postale Centrale, dall’1 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012, la quarta edizione dei Presepi Artistici. Una mostra d’arte a soggetto natalizio o comunque religioso, ha arricchito l’interessante esposizione che ha contato ben settanta partecipanti e migliaia di visitatori di ogni età. Hanno aderito all’iniziativa artigiani ed artisti locali, associazioni d’arte e cultura di molti paesi della Campania con opere valide che hanno arricchito quella che può essere definita senza dubbio la mostra più interessante ad Agropoli in tutto il 2011. Presepi artigianali di varie dimensione e con tecniche diverse, arte sacra tra cui abbiamo incontrato vere e proprie opere d’arte, composizioni di vario genere. Tra queste un “collage” di Catello Nastro che rappresentava “La religiosità nel Cilento da S. Francesco d’Assisi a Padre Giacomo. Circa sette secoli sintetizzati in una cartella di litografie dell’artista Roberto Griandi, di Torino che rappresentano la conversione di S.Francesco, alcune oleografie di Santi venerati nel Cilento, ed infine una bellissima stampa di Padre Giacomo, che Catello Nastro ebbe l’onore di conoscere personalmente e dialogare con lui varie volte. Il messaggio di amore verso il prossimo e di solidarietà sono alla base di questo pannello che è stato visto ed apprezzato da molti visitatori per il suo contenuto umano e cristiano allo stesso tempo. Molte le attività sociali e di solidarietà collegate alla mostra. L’attestato a Catello Nastro è stato consegnato dal Presidente dell’Associazione Arenosa signor Framondino alla presenza del Sindaco di Agropoli avv. Franco Alfieri. Nel congratularci coi partecipanti, oltre che con gli organizzatori, diamo appuntamento alla prossima manifestazione di Agropoli cultura.



Comunicato stampa a cura di

agropolicultura.blogspot.com

giovedì 29 dicembre 2011

AUSER AGROPOLI


FAVOLOSO SPETTACOLO DI FINE ANNO


Giovedì 29 dicembre 2011, alle ore 19, nella Sala Polifunzionale “Giovanni Paolo II”, col patrocinio del Sindaco di Agropoli, avv.Franco Alfieri, dell’Assessore alla Identità Culturale dott. Franco Crispino, organizzato dalla locale AUSER, si è tenuto uno spettacolo a tema natalizio. Dopo un breve discorso del Presidente della nota associazione, prof.ssa Elvira Lo Bascio, hanno preso la parola lo scrittore dottor Domenico Chieffallo ed il dott.Franco Crispino che hanno premiato i partecipanti al recente concorso di pittura,organizzato dall’associazione, con un artistico attestato di merito. Un’ora di spettacolo condotto da Marisa Fiorentino, coi cantanti solisti Mariano Barilari e Mimmo Rizzo, con la voce e la chitarra del noto cantante napoletano Andrea Anonimo ed un coro tutto al femminile, che hanno deliziato gli spettatori in una sala gremita di appassionati provenienti anche da paesi vicini. Poesie, canzoni, cori e tanta allegria hanno gratificato il pubblico che ha ringraziato con meritati e prolungati applausi. Lo scambio di Auguri per il Nuovo Anno ha concluso la bellissima serata.



Comunicato stampa a cura di

agropolicultura.blogspot.com

Attività AUSER di Agropoli


martedì 27 dicembre 2011

Manifestazioni natalizie

CONCERTO PER LA PACE AD AGROPOLI








Domenica 26 dicembre 2011, con inizio alle ore 20,30, nella Chiesa della Madonna delle Grazie ad Agropoli, a cura dell’Associazione Culturale “Classica Cilento” si è tenuta la decima edizione del “Concerto per la Pace”. Sotto la direzione del M° Raffaele Iannicelli, di Agropoli, si è esibita l’Orchestra da Camera di Benevento, col soprano Sonia Reale e Silvano Maria Fusco al violoncello solista. L’orchestra da camera di Benevento è formata di giovani strumentisti già distintisi nella loro carriera per meriti artistici. Membri di prestigiose orchestre italiane, hanno al loro attivo, individualmente, lunga attività di solisti nonché cameristi conseguendo dovunque riconoscimenti pubblici nonché enorme successo ed avendo all’attivo esibizioni in sale prestigiose in Italia ed all’estero. Durante la serata sono stati eseguiti pezzi di Brahms, Puccini, Verdi, Vivaldi, Lehar, Corelli. Al termine del concerto a tutti gli spettatori è stato regalato un libro. Iniziativa realizzata in collaborazione con le associazioni “Altragiustizia” e “Fabbrica di idee”. Notevole il successo e meritato.



Comunicato stampa a cura di

agropolicultura.blogspot.com

martedì 6 dicembre 2011

Natale ad Agropoli

Concerti di Natale 2011 ad Agropoli

CHIESA DI S.MARIA DELLE GRAZIE

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Domenica 18

RECITAL PER CLARINETTO E PIANOFORTE



Martedì 20

CONCERTO DI NATALE



Giovedì 22

Caffè Concerto Strass

SUL BEL DANUBIO BLU



Venerdì 23

HAPPY DAY GOSPEL SINGERS

In concerto



Lunedì 26

CONCERTO PER LA PACE



Martedì 27

PAOLA SALURSO IN CONCERTO



Mercoledì 28

ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO “G.Martucci”

In concerto



Giovedì 29

GAUDETE GAUDETE CRISTUS EST NATUS

Spettacolo musicale ass. “Il Simposio”



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Comunicato stampa a cura di

Agropolicultura.blogspot.com

domenica 4 dicembre 2011

comunicato

Ristorante – Pizzeria – LA BRACE – tel.0974 821605

Via Alcide De Gasperi n. 60 (a 100 metri dalla stazione ferroviaria)

AGROPOLI (sa)

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Mercoledì 14 dicembre 2011 dalle ore 19,30



PIZZA E CULTURA

seconda edizione



frittura all’Italiana, giro di pizze di vari tipi, bibite e vino rosso della casa – Presentazione (5 minuti) dell’ ultima pubblicazione (di sessanta pagine) di Catello Nastro



“LA POESIA UMORISTICA

ED EROTICA CILENTANA”



Sedicesimo volume della collana letteraria “Il Cilento nuovo” edito dalla “Libera Università Internazionale di Arte, Lettere, Musica e Storia onlus di Agropoli.”

Posti limitati. E’ gradita la prenotazione. Si riservano tavoli da 4 a 12 persone.Quota di partecipazione + libro , euro dieci.





Il Presidente

Antonio Infante





martedì 15 novembre 2011

Poeti del Cilento

LEI E’ SEMPRE LEI



Anche se sono trascorsi

cinquanta anni d’amore,

di condivisione di momenti

di gioia o di tristezza,

in un’altalena quotidiana

di inutili contrasti, fatui,

come fuochi evanescenti,

di solcare le onde del mare

- ora in quiete ora in tempesta -

di una vita in simbiosi

che si sdoppia esteriormente,

con radici salde diramate

in un cretoso terreno fertile

per nuove primavere ,

con nuovi germogli, nuovi fiori,

lei è sempre lei, la stessa

di tanti anni fa quando la guardavi

e le sue guance diventavano rosse.

lei è sempre lei anche se la primavera

ha ceduto il posto all’autunno.



Catello Nastro

giovedì 10 novembre 2011

Buongiorno 11 - 11 - 11

11- 11- 11

UNDICI NOVEMBRE DUEMILAUNDICI



Nella smorfia napoletana il numero 11 indica “’E suricille”, cioè i topolini, topini o sorcini nati da una madre topona detta in napoletano anche zoccola: Da cui “figlio ‘e zoccola”, in senso offensivo per indicare un uomo furbo che, pur di procurare un grosso benessere a se stesso,ed anche alla sua famiglia, non disdegna di procurare danneggiamenti morali e materiali alla società civile nella quale vive, naturalmente da incivile. Da notare che il numero 10 indica, sempre a Napoli, Maradona, il grande giocatore che fece parlare di se e della squadra di calcio della città partenopea per molti anni. Nel calcio, il numero undici, unitamente al sette, costituisce le ali che fanno volare la fantasia dei tifosi di calcio, specialmente nelle competizioni nazionali ed internazionali. Ma lo sapete quali sono gli undici in campo per la smorfia napoletana? Eccoli! 1 – l’Italia, o la patria; 2 – ‘A piccerella o la bambina; 3 – ‘A jatta o la gatta; 4 – ‘o puorco, il maiale; 5 – ‘A mano o la mano; 6 – Chella ca’ guarda ‘nterra o l’organo sessuale femminile; 7 – ‘O vasetto, il vaso di terracotta che serviva anche per orinare; 8 - ‘A Maronna o la Madonna; 9 – ‘A figliata, o la prole ( prima molto numerosa); 10 – ‘E fasule o Maradona ( questo grande giocatore, anni addietro fu il pastore più venduto sulle bancarelle di San Gregorio Armeno); 11 – ‘E suricille o sorcini da non confondere coi fans del cantante Renato Zero che, chiamandosi appunto Zero, pur essendo il mio idolo preferito, non può trovare posto nella Smorfia napoletana. Già lo scorso anno, il 10 – 10 -10 , cioè il dieci di ottobre del 2010, dissi che in tutta la mia carriera scolastica (dall’asilo alla pensione) era la prima volta che vedevo tre dieci. Anzi un anno ( oltre mezzo secolo fa), assieme ad un mio compagno di scuola infilammo nel cassetto della maestra un grossa “zoccola”, nella fattispecie genitrice di famiglia numerosa di sorcini. Non appena la maestra aprì il cassetto della scrivania la zoccola saltò fuori dal cassetto e la maestra per poco non saltò fuori dalla finestra, anche perché stavamo al piano terra. Mi arrivarono punizioni da tutte le parti. Meno male che la democrazia era stata instaurata da pochi anni, altrimenti una buona purga di olio di ricino nessuno me l’avrebbe tolta! Oggi la smorfia napoletana ha lasciato il posto al progresso. E’ stata sostituita dal gratta e vinci. Se vince deve ringraziare il n. 46 che indica i soldi, il danaro e quindi la vincita. Se non vince ma si gratta solo deve ringraziare il n.30 ( Trenta ‘e palle d’o tenente). Non è vero ma ci credo. La settimana scorsa una attempata nobildonna in auto, pur di non farsi sbarrare la strada da un gatto nero ha preferito sbattere con l’auto contro un muro. Poi, naturalmente ha imprecato contro il gatto nero che le aveva portato sfortuna. La Protezione animali non è intervenuta, forse perché non sapeva chi dei due difendere. Non con una smorfia, ma con un augurio, vi saluto!!!



Catello Nastro

domenica 6 novembre 2011

Dal settimanale UNICO di Paestum

NOBILI E NUBILI


Esistono pure nel Cilento



Essere nobile significa avere dei titoli nobiliari, essere nubili, sovente, significa avere dei titoli in banca oppure alla posta. Ai nobili, spesso, manca il lavoro che contrasterebbe col titolo ereditato con tanto di guiderdone. Alle nubili, spesso, manca un consorte per vari motivi: 1) perché odiano gli uomini e quindi il matrimonio e quindi la vita a due. O anche perché non sono tanto attraenti e quindi non richieste sul mercato matrimoniale. Ma a questo si può facilmente ovviare. Oggi esistono degli istituti di bellezza che dopo un paio di mesi di trattamento al corpo (ed al conto in banca) ti guardi allo specchio e non ti riconosci più. Persino la carta di identità bisogna cambiare altrimenti alla frontiera, quando vai in crociera, non ti fanno passare. Prima del trattamento sulla nave da crociera dei vip non ti facevano nemmeno salire che potevi disturbare anche i pesci…del mare. Silicone botulino, rossetto, ombretto, ceretta e chi più ne ha più ne metta, quando ti guardavi allo specchio quasi quasi esclamavi:”aspettate che chiamo la governante””. Tacchi a spillo, seni prorompenti in evidenza, capelli indorati, labbra o occhi rifatti, con una sola crociera potevi consumare tutto quello che non avevi fatto in quarantasei anni di miserabile esistenza terrena da donna zitella e per di più racchia.. Ma per il nobile è diverso. Quando va in crociera e si presenta: onorato, conte Antonio Rugazzo, nobiluomo di Spinazzo, nessuno se ne frega, Maggiore interesse ( interessato) se lascia una mancia da cento euro al cameriere. All’ora di cena si trova attorniato da una mezza dozzina di operatrici notturne inghirlandate come un albero di Natale alla vigilia della festa prima che arrivano i nipotini per il cenone di mezzanotte. E quando mette mano alla cinghia, come in mezzogiorno di fuoco, le astanti, pensando che sta prendendo il portafogli gonfio come un occhio che ha appena ricevuto un pugno a cento all’ora, gli si buttano addosso. Ma non appena si accorgono che ha cacciato fuori solo un miserabile quadrato di cotone, volgarmente chiamato fazzoletto, si afflosciano deluse ( non piangono per non far squagliare l’ombretto) si allontanano verso un altro tavolo dove siede un grosso allevatore di vacche della pianura padana che come le vede si sente come stesse a casa sua. Essere nobili è comunque un privilegio. Conti, baroni e marchesi rappresentano un poco il passato, come pure certe nubili che sembrano stare in piedi grazie al collant ed ai collanti. Sia ben chiaro che i nobili e le nubili non mi sono per niente antipatici e forse…nemmeno simpatici. Indifferenti insomma. Specialmente da quando, per fare più in fretta, gli americani, mi sembra, hanno inventato un nuovo termine che può indicare sia i nobili che le nubili: i single. Quando due single formano una coppia, questa può essere di tre tipi: tipi A, la classica, fatta da un uomo ed una donna, tipo b, fatta da due donne, tipo c fatta da due uomini. Molti anni fa, a Torino, fui invitato ad una festa di unione di facenti parte della casistica sopra citata del tipo C. Ma d’altro canto Iddio ha predicato l’amore. Questo sarà un amore “diverso” ma sempre amore è! I tempi sono cambiati: Ma anche i single pagano le tasse. Come le pagano tutti. O quasi…



Catello Nastro



PUBBLICATO SUL N. 40 DEL 5. XI. 2011

DI “UNICO” SETTIMANALE” DI PAESTUM

domenica 23 ottobre 2011

L'articolo della settimana di Catello Nastro

DALLA PIRAMIDE AL GRATTACIELO



Circa cinquanta secoli fa, ovverosia cinquemila anni, nel deserto del nord Africa, avvennero i primi esempi di speculazione edilizia, oltraggio al paesaggio, impatto ecologico e chi più ne ha più ne metta. Uno dei primi speculatori dell’edilizia, per aver costruito una piramide, fu addirittura divinizzato. Non pensi il lettore che l’autore di questo articolo, pur avendo scritto la sua tesi di laurea, nel 1968, il famoso anno della contestazione giovanile, sulle “Origini artistiche del Duomo di San Matteo a Salerno: pittura, scultura ed architettura”, voglia tenere una lezione di architettura. Per l’amor di Dio! Sarebbe un compito troppo gravoso e troppo…serio! E’ passato quasi mezzo secolo e seguendo la mia indole semi-seria nella scrittura, un articolo impegnato non sarei proprio capace di scriverlo. Oramai mi occupo di…frivolezze letterarie. Pensate che il mio prossimo libercolo si intitola “ La poesia umoristica ed erotica cilentana”. Ragion per cui anche la piramide ed il grattacielo, a mio avviso potrebbero assurgere a simbologia architettonica dell’organo sessuale femminile e di quello maschile. Ma veniamo subito al primo quesito: la piramide costituisce il primo esempio di speculazione edilizia della storia? A dire la verità rispondere sarebbe cosa molto ardua anche perché lo scrivente, pur essendo vecchio a quei tempi non era ancora nato. Dopo la prima piramide ne furono costruite alcune altre. Fortunatamente il deserto era immenso ed era…deserto. Gli unici ad approvare la variante al piano regolatore del deserto furono i cani. I miei lettori, gente di cultura, chiaramente sanno che i cani fanno la pipì o vicino ad un albero o vicino ad un muro. Cercare un’oasi era difficile. Prima di arrivarci se la facevano sotto. Per loro fortuna nel deserto non c’era acqua e quindi non potendo bere non potevano nemmeno orinare. Ma da quando furono costruite le piramidi chiesero pure in parlamento (quello egizio, naturalmente!) la costruzione di pozzi artesiani nel deserto per dissetarsi. Quando lo seppe l’onorevole gridò:” I pozzi???Siete pazzi!” Solo dopo secoli furono accontentati. Tutti si interessarono ai pozzi. Ma non d’acqua ma di petrolio… I pozzi di petrolio dissetano i ricchi mentre i poveri fanno una vita da…cani. I cani decisero di fare un ricorso all’ONU, ma ebbero la sfortuna di trovare come presidente l’onorevole Cammello che rigettò la petizione affermando che loro avevano una gobba piena d’acqua ed anche i cani si potevano costruire una specie di ernia sotto la coda in maniera da portare una grossa riserva d’acqua in maniera tale da dissetarsi per un lungo viaggio nel deserto. Anche la faraona, moglie del faraone, protestò perché i cani per dissetarsi si bevevano le uova che loro nascondevano sotto la sabbia calda per farle schiudere col calore del sole. Il presidente dell’ACI, associazione cani internazionali, l’onorevole Gengiskan, cercò di difendere la categoria, ma non appena vide un gatto nero che gli attraversava il corridoio del grattacielo, si grattò le pa…pebre con la zampa sinistra, per motivi politici e poi presentò una mozione di sfiducia al gattOnu. Adesso hanno costruito i canili, che sono una specie di hotel a una stella per cani randagi, liberi, senza padrone, che non camminano a destra della strada, alla sinistra e nemmeno al centro. Ma anche costoro sono costretti ad essere vittime della speculazione edilizia. Vivono in piccolissimi spazi, mangiano poco e bevono solo quando lo dice il padrone. Vivono all’aperto per paura che il padrone faccia speculazione edilizia. Molti rimpiangono i tempi dei faraoni quando addirittura avevano maggior rispetto di certi esseri umani. Il deserto, il grattacielo, il canile bestiale diventeranno piramidi fra cinquemila anni??? Non lo so anche perché non sarò molto longevo da arrivare a quell’epoca. Rispettiamo il paesaggio, amiamo la natura, una casa per tutti (anche se piccola), sia per gli umani che per i cani, le piramidi ci sono e ce le teniamo, i grattacieli pure, ma cerchiamo di rispettare la natura. Prima che diventi un deserto…magari senza piramidi.



Catello Nastro



PUBBLICATO SUL N° 38 DEL 22 OTTOBRE 2011

di “UNICO SETTIMANALE"                DI PAESTUM