sabato 6 novembre 2010
Radici cilentane
RADICI CILENTANE
Una vanga antica abbandonata,
appoggiata ad un muro esterno
di un vecchio casolare
isolato nel mare verde
delle colline cilentane,
dallo stelo scheletrito
rosicchiato da famelici tarli,
dalla staffa consumata
dai poderosi scarponi
di contadini non sindacalizzati,
riporta alla mente del poeta
le forti e motivate
radici cilentane.
Narrerebbe – forse –
storie semplici
di pane condito di sudore,
di sforzi inumani
per dissodare l’avara terra
sovente pronta a negare
quanto dall’uomo programmato,
nel corso dei giorni,
nello scorrere dei mesi,
nel passare degli anni.
Le radici cilentane
sono dure a morire.
Catello Nastro
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