VIA DEI TIGLI
Era il due novembre
di un anno ormai trascorso
e camminando per i tigli
lungo il corso…
Una lapide attirò
la mia attenzione.
Quello che c’era scritto sopra
mi diede una forte emozione.
C’era scritto: “ Tu che leggi,
non dimenticarlo mai,
quello che tu sei io ero:
quello che io sono tu sarai.
Guadagnando po l’uscita
e arrivando al cancello,
mi ritorna in mente
quel triste ritornello.
Dopo aver lasciato alle spalle
quella triste sepoltura
pensavo tra me e me…
Non è morire, ma nascere
la vera fregatura:
La vita in prestito
ci è stata data
ed al più presto dobbiamo renderla
a chi ce l’ha donata.
Gino Vivoli
Agropoli,2006
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