lunedì 25 ottobre 2010

Al ristorante Marabù di Agropoli

Al Ristorante “Marabù” di Agropoli
SERATA GASTRONOMICA DELLA DIETA MEDITERRANEA COL CASEIFICIO “RIVABIANCA”

Domenica 24 ottobre 2010 serata gastronomica memorabile al ristorante Marabù, in contrada Marrota, ad Agropoli, di fronte al distributore di benzina, al fianco della famosa “Zeppola d’oro”, dopo la rotonda venendo dalla cittadina capoluogo del Cilento verso S.Maria di Castellabate. Sistemati gli ospiti sotto il padiglione col fuoco nel camino che ardeva e la chitarra del Maestro Costantino Caruccio che deliziava i presenti che vere e proprie acrobazie sulle corde, parte una serata dedicata alla Dieta Mediterranea con protagonisti i prodotti del caseificio “Rivabianca” di Paestum. Una bellissima presentatrice illustra le caratteristiche dell’azienda casearia “Rivabianca” che si trova sulla superstrada Agropoli – Capaccio passando di poi il microfono allo scrittore professor Catello Nastro che ha provveduto a distribuire ai presenti una copia del suo libro “Cilento:i nonni a tavola”, premiato al Palazzo Vargas a Vatolla tre anni fa e “Bestiario cilentano”, primo premio al Concorso Letterario Internazionale città di Bellizzi per l’amore che i cilentani mostrano verso gli animali. Annoto che il libro è tornato di attualità in seguito all’intervento di “Striscia la notizia” sul maltrattamento da parte di certi allevatori verso gli amici a quattro zampe, a dimostrare che con gli animali si più anche dialogare. Il prof. Catello Nastro ha ribadito ancora una volta il concetto sui prodotti di qualità nel Cilento, citando, oltre che i derivati della saggia lavorazione e trasformazione dell’integro latte bufalino, che rappresentano il fiore all’occhiello della nostra economia, anche i vini, famosi in tutto il mondo, i fichi bianchi, i carciofi di Paestum, i fusilli di Felitto, i salumi di Gioi, le alici di menaica di Pisciotta, i formaggi pecorini e caprini dei monti dell’interno del territorio, l’olio extravergine di oliva delle colline, frutta ecologica e altri prodotti ortofrutticoli in genere. Ha ribadito anche il concetto del consumo di questi prodotti sui luoghi di produzione alimentando un turismo enogastronomico, anche del territorio e sul territorio per ben dodici mesi l’anno. Ma ritorniamo al menù: focaccia alla cilentana – antipasto del casaro ( bocconcini, miniprovola affumicata, ricottina di bufala con la presenza di fette di soppressata – primo piatto ravioli al sugo con ricotta di bufala – secondo piatto provola affumicata di giornata alla pizzaiola – giro di pizza margherita sempre con mozzarella di bufala fresca – mozzarella alla caprese con mentuccia – frutta – dolce. Inutile dire che gli astanti hanno fatto onore alle pietanze ed al genuino vino del Cilento. Alla fine della serata tutti si sono congratulati coi proprietari del caseificio “Rivabianca” e con l’amico Tanino proprietario del ristorante. Una serata di qualità proprio come i prodotti caseari ampiamente gustati.

Renato Volpi

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