INFORMATICA E TERZA
ETA’
Sembrerà strano, ma una larga fetta di utenti del computer
sono gli anziani, che l’usano nei più svariati campi. Ci stanno gli
appassionati della musica che, con You Tube, hanno la possibilità di rinvenire
le canzoni preferite in uno spazio di tempo che occupa un periodo oltre mille
volte inferiore ad appena mezzo secolo fa. A quei tempi, infatti bisognava
cercare tra una catasta di dischi, prima a 78 giri, poi a 45, poi a 33 (che già
riportava varie esecuzioni sonore), poi giunse il tempo della cassetta 8 e
super 8, poi si passò al cd ed infine alla “pen drive”, detta anche pennetta,
che, pur essendo piccola e maneggevole oltre che trasportabile anche nella
tasca dei pantaloni, poteva incamerare centinaia di canzoni e permettere
all’utente di ascoltare per ore ed ore, la loro musica preferita. Arte di ogni
genere, per ogni gusto. Come avviene in tutte le innovazioni (la fotografia, la
stampa, la radio, la televisione, lo stesso supporto informatico). Oggi su
internet puoi trovare la fidanzata, la moglie, un’automobile nuova o di seconda
mano, puoi scambiare oggetti da collezione, puoi addirittura scambiare il turno
di vacanza presso la tua multiproprietà in Valle d’Aosta con una in Sicilia. E
come in tutte le innovazioni, si può fare di esse un buono ed un cattivo uso.
Cioè puoi trovare l’anima gemella ma anche donne che si prostituiscono,
naturalmente a pagamento. Non è un fenomeno nuovo, ma quando si tocca la
pedofilia e l’adescamento con falsi connotati e modificate credenziali il
problema diventa serio. Ma ritorniamo all’utenza del supporto informatico da
parte di anziani, come lo scrivente, arrivato arrivato quasi ai tre quarti di
secolo di vita, assiduo frequentatore del supporto informatico, attraverso il
quale su vari siti, blog e Facebook, fa conoscere il suo pensiero, i racconti,
i saggi, poesie in italiano, cilentano e napoletano. Oggi pubblicare un libro
col classico supporto cartaceo costa molto. Le case editrici di provincia ti
pubblicano solo se paghi la fattura, nella maggior parte dei casi. Ci sta anche
da aggiungere che il numero degli utenti su supporto informatico è notevolmente
aumentato a scapito del supporto cartaceo. I giovani, con la chat riescono a
comunicare anche da molto lontano potendo anche guardarsi sullo schermo. Questo
fenomeno, a mio avviso sminuisce la qualità della comunicazione. Un altro
fenomeno è la dipendenza. Leggevo che in
Giappone ci sono dei giovani che non escono di casa da giorni, talmente legati
alla tastiera ed allo schermo. In tale maniera si ha una visione distorta della
realtà. In conclusione bisogna fare attenzione e seguire i giovani davanti al
monitor per ore ed ore. Di questa grande invenzione se ne potrebbe fare, in
questa maniera, un uso cattivo, anzi…pessimo!!!
Catello Nastro
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