Dal Cilento
COLTI IN CASTAGNA
La castagna, nell’antica civiltà contadina del Cilento veniva
ampiamente degustata nelle più svariate maniere. “Le castagnelle” sono i dolci più noti. Ma castagne si
mangiavano anche bollite, ottime per i nonni che non avevano i denti…e nemmeno
la dentiera, in casi estremi addirittura schiacciate con la forchetta. I
bambini invece si divertivano a tagliare la bucce. Con le castagne si faceva
anche un gioco tra i bambini. Ognuno lanciava la castagna di solito arrostita,
con la buccia, vicino al muro. Chi
andava più vicino alla parete vinceva le altre, ma il gioco occupava intere ore
ed i ragazzi si divertivano e talvolta si bisticciavano perché i conti non
tornavano. Anche la torta di castagne è squisita. Molte massaie di oggi, ancora legate alla tradizione, per fare prima
comperano la farina di castagna. Ma non è la stessa cosa. Ma una buona notizia
per gli amanti della castagna è che un artigiano di Palinuro ha lanciato la
birra di castagna. Una bevanda favolosa da un gusto eccezionale. Ma anche il
miele di castagna del Cilento, che è più scuro degli altri, è una prelibatezza
straordinaria. Uno veramente particolare per gusto si produce in un’azienda agrituristica di
Cicerale. Sarà ipercalorico e non consigliato ai diabetici, m provarlo almeno
una volta nella vita non succede niente. La birra di castagna va bevuta ad un
certa temperatura ed alla spina per gustarla in tutta la sua genuina fragranza.
Costerà qualche euro in più ma, credetemi, ne vale la pena. Non farà la
concorrenza ai vini del Cilento, tra i migliori del mondo, ma sarà una prelibatezza quasi unica al mondo. E vi pare
poco!!!
Catello Nastro
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