GLI
ISTITUTI EDUCATIVI
Dopo molti anni ritorno su questo
argomento, alla luce di nuovi eventi che hanno modificato gli istituti
educativi. Di questa modifica si potrebbe dare la colpa alla cosiddetta civiltà
che sovente si trasforma in inciviltà, alla famiglia spesso permissiva, talune
volte assente o di cattivo esempio, alla società, evoluta in taluni settori, ma
degradata in altri, a noi stessi, genitori che sovente siamo desiderosi di dare
ai nostri figli, in età scolare, quello che noi abbiamo avuto solo dopo molti
anni, in gioventù. Ma quali sono, a mio avviso, i principali istituti
educativi?
1°) – La famiglia
2°)- La scuola
3°)- Le istituzioni
4°)- I mass media
5°)- La società.
Questi solo per citare i
principali. Naturalmente la lista potrebbe essere allungata a dismisura
coinvolgendo altri settori che potremmo definire di “secondo piano”, cioè di
importanza minore. Un vecchio proverbi cilentano così recita:” Figlio re uatti,
surece acchiappa”. Anche il figlio dei gatti rincorre i topi per istinto, ma
anche perché vede che i genitori lo fanno. Quando la mamma dice una bugia al
babbo, anche i figli, nella maggior parte dei casi, si sentiranno autorizzati a
dire bugie. La famiglia è importante. A mio avviso non credere nella famiglia
come istituto civile e poi religioso, pone molti quesiti. Oggi si parla di
coppia gay, di famiglia gay, di matrimonio gay. Ricordiamoci che Dio ha
predicato l’amore. Forse anche l’amore tra esseri umani dello stesso sesso può
avere la precedenza alla coppia tradizionale, irrequieta, turbolenta, immorale.
E qui bisognerebbe fare una netta distinzione tra il settore fisico e quello
puramente sentimentale. Il primo non trova giustificazione, il secondo trova, a
mio, avviso, addirittura collocazione umana. Anche nel mio quartiere esistono
delle coppie gay. Tra i tanti crimini questo mi sembra il meno condannabile se
non addirittura giustificabile dal punto di vista umano, sociale e forse…anche
Divino. Oggi parlare di istituzioni subito si incappa nella parola “politica”.
Su questo argomento, cari lettori, non me la sento di dire la mia. Specialmente
in questo periodo di confusione. Comunque, pur non essendo citata tra gli
istituti educativi contemporanei, può rientrare alla voce “mass media”. Ci sono
taluni argomenti che vengono presentati in salse diverse, a secondo del colore
politico. Forse, se fossero presentate nella loro nuda realtà il lettore
potrebbe anche capire. Non si può dare ragione a due persone ( o due entità
sociali) che la pensano in maniera diversa. Esercito il mio diritto di
elettorato attivo da oltre mezzo secolo; ho esercitato il mio diritto di
elettorato passivo solamente due volte (Agropoli e Torino), naturalmente con
risultati negativi, ma credo ancora nella politica e nelle istituzioni. I mass
media su supporto cartaceo o informatico che seguono i miei scritti, hanno
superato le centomila unità di visitatori. Oltre centomila persone hanno letto
quello che scrivo. I mass media sono in continuo aggiornamento. I lettori che
“cliccheranno” questo mio scritto, peraltro già pubblicato, sebbene in maniera
diversa, quando facevo ancora il professore, si aggiungeranno ai precedenti. Ma
tralasciamo i mass media per annotare due righe sulla società. In continua
evoluzione – specialmente informatica – nella quale un essere umano come me,
che si avvicina ai tre quarti di secolo d’età, fa fatica a seguire. Eppure
bisogna essere attori, anche se non protagonisti, di questa grande sceneggiata
che è la vita umana. Quante volte non abbiamo detto la verità per paura di
ritorsioni? Quante volte non abbiamo avuto il coraggio di denunciare fatti e
misfatti? Quante volte, nell’accingerci a scrivere un articolo per internet o
per un giornale o una rivista abbiamo dovuto limare certe espressioni che
avrebbero destato l’ira del barone di turno? Ma ogni tanto un polverone lo
abbiamo sollevato. Le istituzioni non sono entità stabili, ma instabili…anzi
molto instabili. Basta che qualcuno cambi idea, giunga ad un compromesso
sovente prezzolato, che il cancro della corruzione rode il sistema politico e
sociale, coinvolgendo anche l’etica umana che rappresenta l’ultima spiaggia per
la nostra società. Multietnica e multirazziale, la nostra società riveste un
ruolo importante sul pianeta terra. L’equilibrio sociale, una equa ripartizione
del reddito pubblico, una moralizzazione della vita politica, un superamento
delle lotte di classe, la discriminazione razziale, ed una certa apertura
mentale, serena e schietta, per quello che ci viene propinato quotidianamente,
rappresentano il progresso di un popolo che solo in tale caso potrà definirsi
civile.
Solo in questa maniera possiamo
guardare al futuro con fiducia ed aspettare che esseri di altro pianeta vengano
da noi a gustare i fusilli col castrato, le pizze del centro storico di
Agropoli, la mozzarella di bufala campana, i salumi del Cilento ed i nostri
vini. Eppoi… non torneranno più al loro pianeta, ma resteranno ospiti del
Cilento con lo sconto di “extraterrestri”. E perché no: dopo i napoletani ( uno
dei primi sono stato io nel 21 ottobre del 1951), poi sono venuti gli
extracomunitari ed anche quando arriveranno gli extraterrestri ci sarà spazio
pure loro. E penso che dopo aver assaggiato le nostre specialità gastronomiche
ed i nostri vini, il sole, il mare ed il paesaggio, diventeranno cittadini
cilentani? Ma alle elezioni
amministrative, come si comporteranno? Avranno la possibilità di creare un
partito extraterrestre? Fosse la volta buona!!!
Catello Nastro
agropolicultura.blogspot.com
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